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SARS-CoV-2, IL VISITATORE INDESIDERATO: ASPETTI PSICOLOGICI

In seguito al propagarsi dell’epidemia COVID-19, le scuole, i luoghi di pubblico incontro e tutte le attività non essenziali sono state serrate.

SARS-CoV-2 e covid-19 aspetti psicologici Ciò ha determinato uno stravolgimento degli abituali stili e ritmi di vita, imponendo, nel mondo scolastico, la necessità di adottare la didattica a distanza come strumento d’elezione per la prosecuzione delle attività.

Dal punto di vista psicologico, con quali difficoltà si stanno confrontando i bambini, i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti?
Questo testo fa parte di un breve opuscolo, ideato per orientare in maniera più funzionale i pensieri, le emozioni e le condotte comportamentali del singolo e della comunità scolastica.
Dal punto di vista psicologico, il coronavirus si configura come il nemico invisibile. In quanto tale induce in noi una molteplicità di emozioni difficili da gestire.
Il virus, come si evince dalla poesia di Kitty O’ Meara, ha tante facce e dietro la stessa faccia ne cela delle altre, sono una dentro e dietro l’altra.
All’inizio lo respingi, non lo accetti, lo neghi, ti difendi illudendoti che sia un’esagerazione… poi subentrano una serie di emozioni: la rabbia, per tutti gli obiettivi programmati che gradatamente osservi impotente sgretolarsi, la paura per quelle che credevi solide certezze che iniziano a vacillare.
Ed eccola lì, dietro l’angolo, esordire la tristezza, che può intensificare le sue sfumature, tramutandosi in sconforto generato dalla consapevolezza che nulla sarà mai come prima. Il virus ti costringe con le spalle al muro, è lì di fronte a te: ora non puoi evitarlo!

 

Gli eventi ineluttabili, come questo, scatenano nell’animo umano emozioni molto intense e dirompenti,
paura da covid-19in quanto ci pongono di fronte al nostro senso di impotenza e all’impossibilità di controllare ciò che ci circonda. Sembrerà difficile ma è possibile gestire le emozioni di questo particolare momento, con una serie di suggerimenti.

Il primo passo è accettare l’evento Coronavirus e ammettere di essere preoccupati; la paura è un’emozione primaria potente e utile, selezionata dall’evoluzione della specie umana per consentirci di prevenire il pericolo e fronteggiare situazioni di emergenza. In altre parole, se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi, non resteremmo a casa, non indosseremmo la mascherina e i guanti.
Quest’emozione, però, si rivela vantaggiosa fino a quando è mantenuto l’equilibrio tra paura e rischio oggettivo, perché quando supera la soglia funzionale e di adattamento, la paura può tramutarsi in panico.

 

Come evitare che la paura si tramuti in panico?

panico da coronavirusÈ funzionale e sano sentire il bisogno di informarsi per proteggersi, ma essere sovraesposti al mare magnum di informazioni, che si reperiscono sul web, diventa un nemico della nostra salute psichica. Una delle radici di propulsione del panico si annida nella ricerca compulsiva di informazioni, che, invece di tranquillizzarci, ci agita.

Si chiama “infodemia” il contagio e la diffusione incontrollata di notizie, alle quali si accede con facilità, con un semplice click o con una notifica di whatsapp, che spesso possono essere create ad hoc per attirare la nostra attenzione, esponendoci a cronache allarmanti abili ad allargare il divario tra pericolo oggettivo e paura personale.

 

Come orientarsi nella valanga di informazioni senza controllo.     
Internet è una rete in cui ci si può perdere.    
Quali possono essere i comportamenti da adottare e farci da “bussola”?     

informazioni corrette sul coronavirus

Un’informazione attendibile dovrebbe provenire da: Ministero della salute, Istituto Superiore di Sanità, Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le più prestigiose riviste scientifiche hanno messo a disposizione dell’utenza delle sezioni a cui è possibile accedere gratuitamente (vedi sitografia).

Allena la forza della tua mente, contrasta l’ansia assumendo una prospettiva critica che ti consenta di non reagire impulsivamente e senza riflettere, la paura è forte ma la mente è più forte.
Se ad esempio incedi spesso nel pensiero ridondante: “presto verrò contagiato dal coronavirus”, sostituiscilo con il pensiero basato su dati reali e sulla tua capacità di giudizio: “se seguo le indicazioni ministeriali posso difendermi dal contagio, fin da subito”.

Attieniti ai fatti, valuta il pericolo oggettivo: l’Oms ha sottolineato come su 100 persone che si ammalano, 80 guariscono spontaneamente, 15 presentano problemi gestibili in ambiente sanitario, solo 5 hanno problemi più gravi, e tra questi i decessi sono circa la metà.

Non confondere una causa unica con un danno collaterale, molti decessi non sono causati solo dall’azione del coronavirus.

Limita la ricerca ossessiva dell’invulnerabilità, del controllo, perché, così facendo, non fai che aumentare la tua paura. Se ti senti “sospeso”, come sull’orlo di un precipizio, invece di rimuginare e pensare alla tua paura, dispiega le tue ali e mettiti in connessione con la parte di te più intima e autentica.
Ora hai tempo a disposizione per poterlo fare, questo tempo non è “perso” ma è tempo “ritrovato”.

Sforzati di trovare il punto di vista positivo, potenzia la tua capacità di resilienza: con resilienza si intende la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi negativi, trasformandoli perché possano divenire fonte di crescita, maturazione, miglioramento.
Nel concetto di resilienza si identifica il pericolo, ma si scorge anche l’opportunità, che quel pericolo porta con sé. Attraverso l’adozione di un atteggiamento resiliente, specie in un momento di crisi, possiamo scoprire e utilizzare le nostre risorse, in modo utile per noi stessi e per chi ci circonda.

Potenzia la tua curiosità: la “cura” verso te stesso. Usa questo tempo per scoprire parti inedite di te, come la pazienza che non sapevi di possedere fino a prima di questo momento, il coraggio per poter accettare questi eventi e la loro ineluttabilità… la capacità di problem solving, la flessibilità del pensiero, la creatività, l’ironia.

 

Consigli sulla gestione dei figli e sui rapporti della coppia genitoriale

Le famiglie di tutto il mondo si stanno adoperando per adattarsi ai cambiamenti imposti dall’emergenza Covid-19. È molto importante ricordarsi che i nostri figli, in particolare i bambini, osservano noi adulti per essere guidati su come poter reagire agli eventi stressanti.
Il miglior marinaio si riconosce quando riesce a governare la sua imbarcazione col mare in tempesta, perché farlo quando il mare è calmo, è un gioco da ragazzi.
Dunque, fondamentale sarà il mantenimento di un adeguato equilibrio emotivo.
Dopo aver recuperato la gestione delle nostre emozioni, occupiamoci di:
Trasmettere le giuste misure di prevenzione, da noi acquisite, anche ai nostri figli.
Comunichiamo “con loro” “a loro” con gentilezza e amore, facciamoci “contenitori” delle loro paure, così da potenziare la loro percezione di controllo e accudimento. Facciamo comprendere ai bambini e ai ragazzi, che anche se non siamo a conoscenza di quanto tempo sia necessario per ridurre il rischio del contagio, dobbiamo attenerci alle linee guida degli esperti della salute.
Di fronte alle loro domande, più dirette ed esplicite, specie negli adolescenti, è consigliabile rispondere in maniera veritiera, evitando di fornire loro dettagli o episodi non necessari. Aiutiamoli nello scindere la realtà da voci infondate e fantasie, visitando insieme la sitografia.
Conferire dignità ad ogni aspetto della giornata: cerchiamo non solo di mantenere una routine quotidiana, in modo da percepire un senso di controllo su tutto ciò che risulta sfuggevole, ma conferiamo maggiore importanza a gesti e abitudini, usando il maggiore tempo di cui disponiamo come una risorsa. Ora possiamo goderci una colazione tutti insieme in famiglia, un aperitivo, una pausa caffè, un gioco da tavola che non facevamo da tempo.
Particolare attenzione va prestata alla risposta psichica e comportamentale di bambini e ragazzi che possono rispondere allo stress in modi diversi: isolandosi, manifestando maggiore ansia, insonnia, difficoltà di concentrazione, rabbia, agitazione, per i più piccini bagnare il lettino, per i più grandi, demotivazione e perdita progressiva degli obiettivi, aumento nel fumo di sigarette, abuso di sostanze.
Fattori di rischio all’esacerbarsi di tale sintomatologia possono includere: problematiche pre-esistenti, precedenti esperienze traumatiche, instabilità familiare, la perdita di una persona cara. Qualora tali sintomi fossero presenti per un periodo superiore a due settimane, è consigliabile contattare un professionista.
Garantire il mantenimento del contatto con la propria scuola, preoccupandosi di comunicare con gli insegnanti laddove i propri figli non siano al passo con le attività e l’istituzione scolastica metta a disposizione degli allievi risorse aggiuntive (tablet, computer portatili).

 

La convivenza forzata

La convivenza forzata può creare disagi, incomprensioni e discussioni. Come regolarsi in merito?
Prendersi i propri spazi e rispettare, allo stesso tempo, gli spazi dell’altro. Laddove si presenti una discussione, può rivelarsi utile chiarire subito i malintesi, per garantire il mantenimento di un clima sereno.

 

Consigli sul rapporto tra docenti e allievi nella didattica a distanza

didattica a distanzaLa prolungata interruzione delle attività didattiche tradizionali da Covid-19 sta generando e genererà una serie di conseguenze sui ragazzi e sugli insegnanti, sia sul piano emotivo che cognitivo. Andare a scuola, infatti, non significa soltanto imparare a leggere e a scrivere, ma anche e soprattutto imparare a vivere nel gruppo, imparare a socializzare. L’insegnante non impartisce soltanto lezioni ma osserva, parla con l’allievo, lo ascolta, empatizza. Da insegnante, di sicuro sei consapevole che la didattica non può mai essere perfetta, né a distanza, né in presenza, perché si sa, la connessione alle volte andrà bene, altre no; ma sai bene anche che i tuoi allievi possono essere fisicamente presenti, eppure non connessi. Sai anche che, a distanza, sarà più facile per i tuoi allievi avvalersi dell’aiuto degli altri, e per te sarà più complicato valutarli. Di sicuro, in prima istanza, adeguarsi a questa nuova modalità ha comportato delle difficoltà oggettive date anche dalla scarsa formazione digitale.
Quali i suggerimenti per una corretta gestione di questa strategia?
Non puoi sapere tutto, per il resto fai riferimento al learning by doing, non pensare a quando finirà ma adoperati per adeguarti ad essa. Se tu ti adegui, anche i tuoi allievi lo faranno.
Accorcia la distanza fisica: potenzia l’empatia, chiedi ai tuoi allievi “come stai?”, “qual è l’aspetto che più ti manca in questo isolamento?”, “qual è la prima cosa che vorresti fare dopo quest’emergenza?”, “su cosa ti sta facendo riflettere questa emergenza?”.
Attenzionare l’aspetto emotivo, ti sosterrà nel potenziare il versante cognitivo!
Non dimenticare che anche per loro è faticoso, ma loro non sono ancora maturi e responsabili, probabilmente, dopo lo saranno anche di più e anche grazie a tutto questo.
Molti di loro si perderanno quella quota di esperienze iscritte nel patrimonio emozionale di ciascuno di noi: 100 giorni all’esame, la pizza di fine anno, a questi ragazzi mancherà un pezzettino di vita… Empatizzare con questa mancanza, ti aiuterà nel tollerare le imperfezioni e gli imprevisti della didattica a distanza.

 

 Covid-19 e poi?
Non fanno che ripeterci che nulla sarà mai come prima, probabilmente sarà vero, ma se invece di leggere questo messaggio, in chiave distruttiva e tragica, potessimo interpretarlo in chiave costruttiva, e se questa crisi rappresentasse per noi, l’opportunità?
L’opportunità per noi tutti di ripensare al nostro tempo, al modo in cui lo vivevamo fino a ieri, allora il vero danno sarebbe quello di ritornare ai ritmi di prima senza aver appreso la lezione, senza aver compreso il recupero della dimensione del “proprio tempo”
E se questa emergenza non fosse per noi l’opportunità di recuperare la dimensione sociale e non solo “social” delle nostre relazioni con l’altro?
E se questa emergenza non fosse per noi l’opportunità di tirar fuori il nostro coraggio, il coraggio di fare quelle scelte che sedimentavano dentro di noi, da molto tempo… in campo familiare, lavorativo, nella propria identità sessuale, in amore…?
Non ci resta che aspettare ma facciamolo con fiducia e speranza, trasmettendo ai nostri ragazzi, che siano figli o semplici allievi, l’idea che nulla sarà più come prima, perché sarà meglio di prima!

 

BIBLOGRAFIA - S. Novi, Il visitatore indesiderato - pagina 22, SARS-COV-2: IL VISITATORE INDESIDERATO

SARS-COV-2: il visitatore indesiderato

SARS-COV-2: IL VISITATORE INDESIDERATO
manuale informativo per le scuole a cura del Gruppo di lavoro Programma D PRP 2014 2019 Scuole Promotrici di Salute - Asl Napoli 2 Nord-Dipartimento di prevenzione
INDICE
- Presentazione
- Il visitatore indesiderato, pagina 1
- COVID-19. Norme igieniche e comportamentali, pagina 5
- La Dieta ai tempi del COVID-19, pagina 18
- Il visitatore indesiderato: aspetti psicologici, pagina 22
- SITOGRAFIA, pagina 31


SITOGRAFIA
Pagina dedicata all’emergenza Covid-19 sul sito della Regione Campania. Si possono trovare qui gli avvisi, il materiale informativo, le ultime ordinanze e tutti i provvedimenti messi in atto dalla regione.
 L’Asl Napoli 2 Nord mette a disposizione dell’utenza sul proprio sito una sezione dedicata all’emergenza Coronavirus. È possibile scoprire l’organizzazione, gli aggiornamenti e materiale informativo per fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria.
Pagina web del Ministero della Salute sul nuovo coronavirus con tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili, sanitarie e legislative, bollettini ufficiali aggiornati della protezione civile su dati della malattia, tutte le misure restrittive di controllo e prevenzione con relative ordinanze del governo.
 Ministero della salute. Covid-19. Raccomandazioni per la prevenzione.
Pagina dedicata a Covid-19 sul sito di Epidemiologia per la Sanità Pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità, con dati e informazioni in continuo aggiornamento, validate e verificate. Rappresenta uno strumento di lavoro per gli operatori di sanità pubblica per migliorare l’accesso all’informazione epidemiologica, nell’ambito del Servizio Sanitario, tramite l’uso della rete internet. Alla sua realizzazione partecipano i reparti dell’ISS, in stretto collegamento con le Regioni, le Aziende sanitarie, gli Istituti di Ricerca, le Associazioni di epidemiologia, i singoli operatori della Sanità Pubblica.
In questi due link, World Health Organization-Health topics-Coronavirus  e  World Health Organization-Emergencies-Diseases-Coronavirus desease 2019, è possibile avere informazioni aggiornate sulla pandemia da Covid-19. Informazioni validate e verificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che aggiorna il sito con le evidenze scientifiche più rilevanti circa l’emergenza sanitaria. Su questi due link troviamo anche le strategie economiche e politiche dei paesi di tutto il mondo colpiti dal virus, le statistiche epidemiologiche aggiornate quotidianamente e le decisioni prese dall’organizzazione per fronteggiare al meglio l’emergenza.
Il link collega al sito del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC). Troviamo una sezione dedicata al Coronavirus con le news, le pubblicazioni e gli eventi che riguardano l’emergenza.
Il link al sito Medical Facts ci aggiorna su uno dei temi più dibattuti in questo periodo: il corretto utilizzo delle mascherine.
Gli Autori del University College London e King’s College London, sul sito Thebmjopinion,  pubblicano un articolo sul blog del British Medical Journal che spiega un nuovo modello mentale sui comportamenti da adottare per bloccare la trasmissione del virus.
Link al sito della National Association of School Psychologists - Bethesda, MD. Helping children cope with changes resulting from COVID-19
Sito del Center for Disease Control and Prevention, organismo di Public Health americano con pagina dedicata al nuovo coronavirus.
Raccolta della più recente letteratura con aggiornamento continuo di articoli scientifici pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, su sintomi, complicanze, farmaci e terapie di supporto sperimentate in pazienti COVID-19.
Opportunità per promuovere il benessere fisico, sociale e psicologico mentre si resta a casa, proposte dalla Regione Lombardia “Promozione della Salute”.
Sito dell'Università degli studi di Palermo. OMS Organizzazione Mondiale della Sanità. Suggerimenti per la gestione dello stress e su come aiutare i bambini a gestire lo stress: traduzioni a cura di Fondazione IRCCS Cà Granda – Ospedale Maggiore Policlinico – Milano.
Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi: vademecum psicologico sul coronavirus per i cittadini. Perché le paure possono diventare panico e come proteggersi con comportamenti adeguati, con pensieri corretti e emozioni fondate.
Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi: guida anti-stress dagli psicologi per i cittadini in casa, suggerimenti per gestire lo stress e salvaguardare il benessere possibile ai tempi del coronavirus.
La Società Italiana di Nutrizione Umana (S.I.N.U) mette a punto una serie di linee guida per una sana e corretta alimentazione durante il periodo di quarantena.
CREA e ISS (CREA, Consiglio per la ricerca e l’agricoltura e l’analisi economica agraria; ISS, Istituto Superiore di Sanità) fanno il punto della situazione sui corretti stili di vita sia per quanto concerne l’alimentazione che per l’attività fisica.
ISS con la TRECCANI a scuola di epidemia. Le parole del coronavirus. ISS e TRECCANI insieme per offrire ai ragazzi, nell’ambito del progetto #leparolevalgono, un vocabolario breve e agile dell’epidemia. Questo strumento, che l’ISS propone ai docenti che oggi si servono delle piattaforme online è un punto di partenza per riflettere sull’uso corretto delle parole e un’occasione per parlare degli scenari, presenti e passati, di un’epidemia.
Università Vita-Salute San Raffaele e Maga Animation per la social education. Spiegare il coronavirus in modo corretto e divertente ai bambini e ai giovani studenti della scuola primaria.
Scuole che promuovono salute - Lombardia. Strumenti utilizzati dalle scuole.
Medical Facts. Coronavirus: il rispetto delle regole dal punto di vista dello psicologo. Il punto della situazione da un punto di vista psicologico.
Istituto Superiore di Sanità. Coronavirus. Come raccogliere e gettare i rifiuti domestici.
Sito del Ministero della Salute. Poster e infografiche.
Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute. Pause attive. La scuola promuove salute... anche quando è chiusa. Una raccolta virtuale di proposte per accompagnare i propri allievi nel continuare l’attività fisica anche a casa.
Emme Edizioni. Coronavirus un libro per bambini. Professor Graham Medley. London School of Hygiene & Tropical Medicine.
Canzone Reggae sul tema del Coronavirus. Coronavirus alert. “The good news that everyone is a potential solution”. Bobi Wine and Nubian LI Ugandan Music.