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DICIAMOCI LA VERITA'

Diciamoci la verità: oggi motivi per poter soffrire ne abbiamo tutti e sono tanti per ciascuno di noi:
Essere implicati in una relazione tossica
Continuare ad accettare un lavoro sottopagato che non corrisponde alle nostre aspirazioni e alle nostre competenze

uscire dal nemico dentro
Delusioni inferte da amici assenti nel momento del bisogno
Matrimoni reputati dai pazienti “fallimentari “con mariti infedeli e mogli insoddisfatte e lamentose
Il tormento che vivono alcuni studenti ossessionati dal confronto con gli altri colleghi, che si bloccano negli esami e non riescono più ad andare avanti nel loro percorso universitario

Come può la psicoterapia aiutare a gestire tutto questo?
La conditio sine qua non di ogni percorso di terapia è la costituzione dell’alleanza terapeutica col paziente perché più di ogni altro strumento ciò che cura è la relazione. L’obiettivo fondamentale di ogni valido percorso di psicoterapia sarà quello di supportare il paziente nell’acquisizione di un inedito punto di vista dove l’avversario che tendiamo sempre più a cercare all’esterno di noi, nel marito infedele, nel capo tiranno o nel collega universitario che è più fortunato di noi, in realtà è dentro di noi e ha un nome specifico: si chiama il nemico dentro, si chiama autosabotaggio, si chiama schema interpretativo maladattivo.
Questi schemi sono svantaggiosi per l’individuo perché lo pongono in una posizione di passività, come vittime di un mondo cattivo e ingiusto che non si è in grado di poter cambiare ma solo di subire.

Cosa sono questi schemi?
Sono delle chiavi di lettura della realtà con le quali abbiamo acquisito un’attitudine a rapportarci con essa… derivano dal passato e diventano delle mappe del mondo, delle previsioni del futuro, letteralmente dei preconcetti attraverso cui interpretiamo la realtà.
Il primo passo sarà vedere il proprio nemico interno, acquisirne consapevolezza per poi capire che non vince sempre lui, che la realtà non sempre corrisponde a quello schema ma che esistono altre lenti attraverso cui guardarla. L’acquisizione di un nuovo modo di guardare la realtà avrà il vantaggio di conferire potere al paziente, il potere di poter cambiare ciò che non gli piace, cominciando a cambiare i propri comportamenti.